Cosa fare per prevenire i danni alla propria abitazione: rispondono gli esperti

Siamo nel Paese più sismico d’Europa, abbiamo i migliori tecnici del settore (sismologi, ingegneri, imprese specializzate), ma abbiamo un patrimonio edilizio che dal punto di vista della sicurezza andrebbe rottamato al 70 per cento (il 63,8 per cento degli edifici è stato costruito prima del 1971), o almeno adeguato con spese che per l’Italia si stimano, al ribasso, in 360 miliardi di euro, e che per l’Abruzzo, se calcoliamo la cifra in base al peso medio della regione sul sistema Paese (2,2%), sarebbe di 8 miliardi di euro. Ma da dove cominciare? Con la nuova classificazione sismica approvata dal Consiglio dei Ministri nel 2003 — scrive Il Centro — nessuna parte del territorio abruzzese è esente da rischio sismico. Nessun Comune è cioè in “zona 4”, ma la collocazione va dalla zona 1 (la più pericolosa) alla zona 3 (la costa, dove i terremoti sarebbero rari ma possibili). Dunque ogni abruzzese deve fare i conti con l’eventualità di un terremoto e pensare in termini di prevenzione. A cominciare dalla propria abitazione o da quella che intende acquistare. Ma come muoversi? A chi rivolgersi? E quanto costa intervenire? Il quotidiano Il Centro lo ha chiesto a due esperti: Maurizio Vicaretti, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Pescara, e Loris De Flaviis, presidente della Commissione Strutture dell’Ordine degli ingegneri di Pescara.

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